Questa serie trae ispirazione dalle geometrie sacre descritte nella Philosophia Reformata di Johann Daniel Mylius (1622), rielaborandone i principi in una chiave contemporanea. Enrico Magnani dà vita a quattro opere polimateriche, ciascuna dedicata a uno degli elementi primordiali: Terra, Acqua, Aria e Fuoco.
A completamento del ciclo, una quinta opera esplora l’enigmatica Quintessenza – elemento trascendente che sfugge a ogni definizione univoca. Amore, etere, spirito umano, oro alchemico: le interpretazioni si moltiplicano, ma il mistero rimane intatto. Attraverso una fusione di simboli e materiali, l’artista invita a riflettere sull’equilibrio tra visibile e invisibile, tra materia e perfezione incorruttibile.
Un omaggio alla sapienza ermetica, in cui arte e alchimia si incontrano per risvegliare nuove connessioni tra l’uomo e l’universo.
Tecnica
I materiali usati per queste opere sono svariati. Dalla tradizionale tela al plexiglas, dalle sabbie, al piombo, all'ottone, alla spugna marina naturale. Ogni opera è sviluppata con materiali che rispettano l'analogia con gli elementi della tradizione alchemica.
