LIGHT IN THE DARK
Un progetto espositivo per sviluppare e promuovere la collaborazione
interdisciplinare tra il mondo dell'arte e il mondo della scienza per una
nuova visione e comprensione della realtà.
IL PROGETTO
LIGHT IN THE DARK è un progetto espositivo volto a sviluppare e promuovere la
collaborazione interdisciplinare tra il mondo dell‘Arte e quello della Scienza per produrre
una visione più consapevole e correlata della realtà in cui viviamo. Questa visione porta a
riflessioni più profonde sulle complesse dinamiche dell'essere umano, sulla sua origine e sul
rapporto con l'ambiente circostante.
Il progetto presenta, attraverso una rappresentazione artistica (opere fosforescenti, fluorescenti e
video proiezioni), testi esplicativi, strumenti interattivi, conferenze e libri, alcuni degli aspetti più
affascinanti e misteriosi della cosmologia e della fisica contemporanea: Supernove, Multiversi e
Materia ed Energia Oscura, rendendoli facilmente accessibili a un vasto pubblico, evidenziando e
rafforzando la comprensionee la consapevolezza dello strettorapporto tra uomo,arte e scienza.
Una grande opportunità per coinvolgere un vasto pubblico e attirare l'attenzione sul legame tra Arte
e Scienza. Ricordandoci che tutto è nel tutto, «Light in the Dark» collega il macrocosmo al
microcosmo, l'universo all'uomo, la scienza alla trascendenza; un inno alla vita, alla sua complessità e
alla sua magia.
In passato, l'arte, la scienza e la trascendenza sono state molto integrate e oggi stanno nuovamente
cercando di collaborare in quello che moltichiamano «Un Nuovo Rinascimento».
LA STORIA DEL PROGETTO
Il progetto ora denominato “Light in the Dark” è iniziato spontaneamente nel 2017 con la prima esposizione
del ciclo pittorico «Supernova» presso l'Istituto Italiano di Cultura di Chicago e successivamente, nel 2018,
presso la Sala del Cenacolo alla Camera dei Deputatia Roma.
In seguito, il progetto espositivo si è delineato con maggiore chiarezza, mettendo sempre più in luce il
legame tra Arte e Scienza ed entrando in sedi prettamente scientifiche. Il percorso espositivo è proseguito
presso il CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare), a Ginevra nel 2019 e sempre nello stesso
anno al GSSI (Gran Sasso Science Institute) in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di
Fisica - SIF, a L'Aquila. Nel 2020 un'installazione permanente rappresentante la fisica astro-particellare è
stata allestita presso i LNGS (Laboratori Nazionali del Gran Sasso) - INFN (Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare), ad Assergi (AQ). Nel 2023, la Conferenza Internazionale ICHEP (Particelle ad Alta Energia) ha
ospitato la mostra «Light in the Dark» presso la Sala Borsa di Bologna. La stessa mostra è stata riproposta
in una versione aumentata al Festival della Scienza di Genova, presso la storica sede della Biblioteca
Universitaria.
LA STRUTTURA DELLA MOSTRA
Il lavoro di Enrico Magnani (artista ed ex ricercatore scientifico nel campo della fusione nucleare) attraverso la rappresentazione artistica riesce a trasformare concetti complessi e affascinanti della cosmologia e della fisica contemporanea – Supernove, Multiversi, Materia ed Energia Oscura – in un linguaggio visivo accessibile e stimolante per un pubblico ampio ed eterogeneo. Il progetto consiste in un insieme integrato di elementi:
- Una serie di dipinti fosforescenti (che si illuminano al buio) e fluorescenti (che si illuminano stimolati da luci ultraviolette) che diventano metafora artistica di temi quali Supernove, Multiversi e Materia ed Energia Oscura.
- Video e videoproiezioni delle opere animate digitalmente (con la tecnica del morphing) e proiettate su pareti e sfere gonfiabili da posizionare in luoghi suggestivi dello spazio espositivo (interno e/o esterno).
- Pannelli esplicativi sulla cosmologia, la fisica, l'arte e la scienza, da posizionare in diversi punti dello spazio espositivo (interno e/o esterno).
- Conferenze su Arte e Scienza e il loro rapporto nel passato, nel presente e nel futuro.
- Un libro/catalogo che presenta le opere esposte e riassume in modo semplice i temi trattati nella mostra e discussi nelle conferenze.
PUNTI CHIAVE DELLA MOSTRA
•Interattività e Accessibilità: Utilizzando installazioni interattive e materiale didattico
coinvolgente, la mostra è progettata per essere accessibile a tutti, indipendentemente dalle
conoscenze scientifiche pregresse.
•Approccio Multidisciplinare: Integra concetti scientifici con l'arte, offrendo un'esperienza unica
che stimola sia l'intelletto sia l'immaginazione.
•Temi di Frontiera: Supernova, Multiversi e Materia Oscura rappresentano alcune delle aree più
innovative e misteriose della ricerca scientifica contemporanea, offrendo ai visitatori una finestra
sulle nuove frontieredella conoscenza umana.
SUPERNOVE E MATERIA OSCURA
Arte e Scienza con un messaggio universale
Il materiale rilasciato dalla Supernova, questa enorme esplosione nucleare che caratterizza la fine della vita di una stella, è all'origine della formazione di nuove stelle. La supernova diventa quindi un simbolo di morte, rinascita e ciclicità dell'universo. Ma c'è di più: in questi spettacolari eventi cosmici si formano elementi più pesanti del ferro, senza i quali la vita, come la conosciamo, non sarebbe possibile. Possiamo dire che la supernova racchiude significati che vanno ben oltre l'astronomia. Il viaggio non finisce qui: il ciclo pittorico di opere Supernova, iniziato nel 2017, è stato sviluppato nella più recente serie “Dark Matter”, nel 2018. Il soggetto della serie rimane l'esplosione stellare a cui si aggiunge la fosforescenza: una metafora della Materia Oscura – il più grande e affascinante mistero dell'astrofisica odierna. Tutto ciò che possiamo osservare con i nostri strumenti scientifici non è tutto ciò che esiste, ma solo una piccolissima parte. Il pigmento fosforescente è presente nell'opera, ma rimane invisibile in condizioni ordinarie; si manifesta solo togliendo la luce (vedi immagine sotto). Guardando l'opera d'arte in determinate condizioni, si ha l'impressione di averla afferrata completamente, ma cambiando le condizioni si percepisce qualcosa di completamente nuovo. L'analogia con la Materia Oscura è pertinente: la materia è presente (nell'opera d'arte), ma non può essere vista. Anche noi siamo circondati dalla Materia Oscura, ma non la vediamo. Spetterà alla scienza trovare il modo di identificarla, portandoci a scoprire un nuovo modo di guardare il mondo.
MULTIVERSI QUANTISTICI E INFLAZIONARI
«Multiverse» è una collezione realizzata da Enrico Magnani a partire dal 2018. Appartenente al ciclo cosmologico, Multiverse si ispira alle recenti teorie che prospettano l’esistenza di universi multipli contemporanei e paralleli al nostro. I multiversi quantistici, come suggerisce il nome, nascono da una visione quantistica della realtà trasposta su scale macroscopiche, dove le leggi della meccanica quantistica governano non solo il comportamento delle particelle subatomiche, ma anche l'evoluzione dell'universo stesso. Questa teoria prevede l'esistenza di un numero infinito di universi paralleli, ciascuno con le proprie leggi fisiche e costanti, generati da fluttuazioni quantistiche casuali (vedi Quantum Multiverse No.1). I multiversi inflazionari sono teorizzati a partire da particolari dinamiche che possono avere avuto luogo durante il big-bang, quando l'universo era ancora in una fase di espansione rapida e violenta. Secondo questa teoria, l'universo potrebbe essere solo uno di molti, "bolle" di spazio-tempo generate da una espansione inflazionaria, ciascuna con le proprie caratteristiche e proprietà. Questi universi potrebbero essere separati da noi da barriere energetiche insormontabili, rendendo impossibile la comunicazione o l'interazione tra di loro (vedi InflationaryMultiverse No. 3).
L’INTERATTIVA DARK ENERGY
Le opere della serie «Dark Energy» - ultima in ordine cronologico, 2021 - uniscono due elementi chiave: un pigmento fosforescente, che assorbe la luce ambientale per brillare al buio, e uno fluorescente, che si attiva solo quando esposto a una sorgente ultravioletta (UV) manovrata dallo spettatore, generalmente mediante una torcia. L’interattività nasce proprio dal gesto del pubblico: illuminando l’opera con una luce UV, il pigmento fluorescente reagisce istantaneamente, creando effetti luminosi dinamici. Quello fosforescente continua a emettere una luminescenza tenue nell’oscurità, senza bisogno di stimoli esterni. La combinazione dei due fenomeni trasforma l’opera in un’esperienza visiva partecipativa, dove luce e buio diventano strumenti di dialogo tra l’arte e chi la osserva. Un’opera della serie «Dark Energy» diventa immagine e metafora di «un pezzo di universo» raccogliendo su di sé gli elementi che per analogia rappresentano la materia ordinaria, la Materia Oscura e l’Energia Oscura.
Lo spazio-tempo, a seconda di come lo guardiamo e degli strumenti con cui lo esaminiamo, può dare informazioni molto diverse. Dall'universo alla vita di tutti i giorni il salto è breve, perché la “Materia Oscura” diventa non solo una metafora del lontano universo sconosciuto, ma anche una metafora della realtà più vicina che ci circonda. A seconda del nostro strumento di indagine, sia esso fisico, emotivo o mentale, le informazioni che riceviamo cambiano, rivelandoci un mondo molto più
complesso e variegato di quanto possiamo pensare. A volte, cambiare il paradigma può avere effetti positivi inaspettatiin ogni campo della ricerca, ma anche nella vita quotidiana.
DARK MATTER ROOM
È possibile integrare videoproiezioni dinamiche e opere fosforescenti. Queste installazioni, visibili solo in assenza di luce, creano un’esperienza immersiva, sfruttando il contrasto tra il buio e un’illuminazione controllata, permettendo così di arricchire l'esperienza del visitatore attraverso linguaggi artistici innovativi
DARK MATTER BOX
Qualora la sede espositiva non permetta l’oscuramento di una sua parte può tornare utile il «Dark Matter Box»: un semplice dispositivo interattivo con cui il pubblico può sperimentare gli effetti della luce e dell'assenza di luce sull’opera d'arte fosforescente contenuta al suo interno e vedere come cambia colori e forme
INSTALLAZIONI
La mostra fonde Arte e Scienza anche attraversoinstallazioni multimediali. Videoproiezioni su ampi schermi creano paesaggi visivi immersivi, mentre sfere gonfiabili fluttuanti fungono da tele tridimensionali. Alcune sfere presentano immagini cosmologiche stampate sulla superficie, altre si trasformano in schermi sferici per proiezioni avvolgenti. Queste opere invitano i visitatori a esplorare i confini tra realtà fisica e virtuale, stimolando anche riflessioni sul rapporto tra tecnologia, natura e percezione umana.
CONFERENZE TRA ARTE E SCIENZA
Durante il periodo della mostra è possibile organizzare un ciclo di conferenze. Interventi tenuti dai protagonisti coinvolti nel progetto e da ospiti invitati per l'occasione per offrire una nuova prospettiva sull'interazione tra aree del sapere apparentemente molto diverse che, invece, si trovano a interagire e a stimolarsi a vicenda: arte, scienza, poesia e musica…
Il progetto «Light in the Dark» coinvolge un ampio pubblico: dagli studenti ai semplici appassionati di arte o scienza, dagli scienziati agli artisti. Questo progetto è un'occasione per creare un dialogo tra Arte e Scienza, rendendo la scienza più
amichevole attraverso il linguaggio artistico e stimolando tutte le persone che fanno ricerca in questi campi che hanno in comune moltopiù di quello che ci aspettiamo.
PANNELLI ESPLICATIVI
Il progetto espositivo prevede, oltre alle opere d'arte e alle videoinstallazioni, una serie di pannelli esplicativi, integrati con l'estetica della mostra, attraverso i quali vengono illustrati i temi principali del progetto con testi e citazioni dei protagonisti del mondo della scienza e del mondo dell'arte. Artisti ispirati dalla scienza e scienziati ispirati dall'arte a testimonianza del forte legame tra questi due ambiti del sapere. La realizzazione dei pannelli espositivi è flessibile e può essere adattata di volta in volta alle caratteristiche che si vogliono evidenziare nelle mostre.