Solo Exhibition

 

HARMONICES MUNDI

La prospettiva Aurea dell'Universo

 

Istituto Italiano di Cultura di Praga

Sporkova 14, 118 00 Prague, CzeckRepublic

9th - 26th April  2013

Enrico Magnani IIC prague 2013 harmonices mundi

Opening: Tuesday 9th April 2013, 18.00.

During the opening, the Italian Ambassador in the Czech Republic will donate Enrico Magnani's artwork:

"Harmonices Mundi - Homage to Johannes Kepler" to the city authorities of Prague

Opening hours: Monday-Thursday 9.30 - 13.00 and 14.00 - 17.00; Friday from 9.30 to 14.00

ENRICO MAGNANI 

HARMONICES MUNDI - 
La Prospettiva Aurea dell'universo



di Cesare Carbonieri

Chi è nel favore delle stelle vanti pubblici onori e titoli orgogliosi. Io, cui nega la Fortuna tale ammanto, godo non visto di quel che più onoro...” Nessun altro verso potrebbe rappresentare meglio di questa elegia shakespeariana lo stato d'animo di chi osserva le opere di Enrico Magnani. Nel suo progetto creativo, l’artista si prefigge di perseguire il miglioramento dell’essere umano attraverso il recupero degli archetipi spirituali primordiali. Magnani, infatti, esplora gli illimitati confini dell'universo, dissociandosi dalle convenzioni e sciogliendo la propria capacità espressiva in una formula alchemica d'appagante impatto. Smalti, materiali naturali come sabbie, sassi, terre, oro zecchino, utilizzati su supporti in tela o sintetici, accompagnano lo spettatore in una progressiva proposizione di mappe in cui i tratti allegorici dell'esistenza si coniugano al moto dei corpi celesti. Nulla è lasciato al caso, nemmeno l'artigianalità elevata al massimo indice di bellezza grazie alla realizzazione di un lavoro minuzioso compiuto con spatole, pennelli, mani, strumenti di precisione e poi sottoposto ad una consistente temperatura di essicazione.

La relatività dello sguardo

Un patrimonio, questo, di abilità ed arcani saperi che verrà presentato dal 9 al 30 di aprile a Praga in una personale che l'autore stesso ha volutamente intitolato “Harmonices Mundi”, in onore del trattato scritto da Giovanni Keplero vissuto per lungo tempo nella capitale boema. Qui l'astronomo tedesco approfondì numerosi studi maturando idee innovative e, ai suoi tempi, difficilmente comprese. "Tutti - asserì nella fiabesca novella Somnium - proprio tutti strepitano che il moto delle stelle intorno alla Terra è evidente agli occhi di chiunque, come pure lo stato di quiete della Terra stessa. Io ribatto che agli occhi dei lunari risultano invece evidenti la rotazione della nostra Terra e anche l'immobilità della Luna. Se mi si obiettasse che i sensi lunatici dei miei lunari si ingannano, con pari diritto potrei obiettare che sono i sensi terreni di noi terrestri a ingannarsi, quando sono privi della ragione".

Una nuova Stele di Rosetta

Facendo sua la provocazione di Keplero, Magnani pone tra le pieghe del dibattito scientifico la propria visione cosmica tesa a svelare il mistero della vita a partire dalle diatribe fra le antiche divinità mitologiche che personificano, metaforicamente, l'influenza dei pianeti sulla psiche umana. Nelle opere dedicate alle lotte fra Marte e Plutone o Marte e Venere, l'artista getta, infatti, le basi per costruire una nuova Stele di Rosetta senza, peraltro, trascurare la fondamentale importanza dell’energia acustica preconizzata dall'Harmonices Mundi e insita in qualsiasi cosa appartenga alla realtà assoluta sotto forma di luce e suono. Un disegno suggestivo col quale Magnani intende stabilire un ponte visualizzando una sequenza euritmica di segni e colori proiettata oltre la dilatazione spazio-temporale dell'infinito.

Messaggeri divini

Ad aiutarlo in un viaggio su frequenze misteriose dove le immagini si fondono con le armonie sinfoniche, concorrono simboli magici, molto simili a quelli che il dottor John Dee, ospite riverito a Praga, utilizzò nel tardo '500 per i suoi esperimenti divinatori. Osservando i labirinti, le croci, le figure geometriche disposte dall'artista sulla tela, risulta spontaneo pensare all'alfabeto di Enoch tramite cui l'alchimista inglese disse di essere riuscito ad instaurare con l'arcangelo Uriel un rapporto preferenziale e a conoscere i segreti di una realtà ultramondana. Realtà ultramondana che, nella mostra di Magnani, si congiunge, in un susseguirsi di ammalianti cromatismi, alla preziosa prospettiva aurea dell'universo.